Un ricordo per Pia Pera

Ciao a-Mici!

L'anno scorso in questi giorni ci lasciava una persona speciale, un'ottima scrittrice e un'appassionata di natura e giardini.

Non conoscevo personalmente Pia Pera, ma la sua scomparsa mi ha colpito profondamente. I suoi libri hanno significato molto per me...era come se mi sentissi capita, essendo vicina alla sua passione, che era anche la mia.
Pia ci ha lasciati perché colpita da una malattia che non le ha lasciato scampo.
La voglio ricordare consigliando di leggere il suo primo libro, dedicato alla realizzazione e alla cura del suo orto/giardino attorno al suo casolare a Lucca.

Il libro è "L'orto di un perdigiorno - Confessioni di un apprendista ortololano".




E' un libro pieno di sole, che tocca i sensi e il cuore e in cui si ha la sensazione di partecipare attivamente alla creazione di un piccolo mondo a partire da un caos primordiale.

Qui ripropongo il post che avevo scritto, di getto, sul mio profilo Facebook, dopo che avevo saputo di lei.

"Era il 2003 quando mi cimentai per la prima volta a coltivare un piccolo appezzamento di terreno da adibire ad orto..la vanga e il badile ..questi sconosciuti...l'acqua da attingere al fiume con una vecchia pompa....

Ebbi l'incoraggiamento di molti fan fra cui il babbo, il moroso, gli amici...ma la vera compagnia fu quella di un libro.."Il diario di un perdigiorno - Confessioni di un apprendista ortolano" di Pia Pera ..
il libro con cui anche lei... autrice colta e raffinata..si avventurava in un mondo nuovo che era quello della coltivazione del suo podere a Lucca..non potei fare a meno di identificarmi e da lei attingere curiosità, passione, voglia di provare ...

Da allora sono passati tanti anni...Pia è diventata esperta del mondo verde e ha continuato a scrivere libri che parlano di giardini, del rapporto fra uomo e natura senza perdere la sua spontaneità e poesia..fino all'ultimo libro.."Al giardino ancora non l'ho detto"..che ho sul comodino..

In questo periodo ho pensato più volte di scriverle..dirle che le ero vicina ..ma per pudore non l'ho fatto...ho pensato che per lei non ero nessuno ..e non l'ho fatto...

Che strambo mondo è questo? Vuoi bene ad una persona che nemmeno conosci..che nemmeno sa che esisti....

Ieri se ne è andata una grande maestra e persona, un'amica preziosa...la bellezza che ci ha lasciato ha un valore immenso e sarà eterno. 

Nella mente la ricorderò sempre come l'ho immaginata dal suo primo libro...una ragazza curiosa, assetata di conoscenza che pensa al futuro del suo giardino insieme al suo cagnolino Macchia." 
27 luglio 2016

Ciao Pia, è passato un anno, ne passeranno altri, ma non sarai  mai dimenticata.

E voi, amici, avete avuto modo di conoscere Pia Pera, personalmente o attraverso i suoi libri? Che cosa ne pensate?

Ciao a tutti, un abbraccio, a presto!





Super Rosy e la Crassula Ovata

Ciao a-Mici come state? Tempo fa noto tra due vasi in giardino, un bel ramo di Crassula Ovata....e penso...non può essere piovuta dal cielo....😂 e infatti di li a poco arriva la mia vicina e mi dice di averlo messo lei, perché si era rotto da una sua pianta..."Se non ti interessa buttalo" mi dice 🤔
No bè è un peccato...ma chi ha voglia di piantare ogni singolo rametto...è un lavoraccio....Attendo...mesi...😂

                

Ed ecco il giorno giusto...33 gradi all'ombra e Super Rosy pronta a darmi una mano e un miao di incoraggiamento ogni volta che mi muovo 😂.
ECCOLA nella foto qui sotto con tutto il suo entusiasmo 😁

                


La Crassula si moltiplica molto facilmente, noi l'abbiamo fatto in tre modi...

Il primo modo, prendo tanti vasi quanti sono i rami che devo piantare, preparo una miscela di terriccio per piante grasse e sabbia di fiume e interro il ramo, inumidisco solo la terra con un po' d'acqua senza esagerare perché non avendo ancora le radici potrebbe marcire facilmente.




Il secondo modo è cercare delle piccole radici che si formano di solito lungo il ramo o vicino alle foglie e piantare quello, sempre con il terriccio come sopra;



Il terzo modo, è preparare un piano dove appoggiare sopra le singole foglie che si sono staccate, che nel giro di 10/15 giorni faranno delle radici, e poi si potranno piantare😃in breve cresceranno.



Brava Super Rosy se non ci fossi stata tu ad incoraggiami non ce l'avrei fatta!!!
                                     Ciao a-Mici  a presto💓😻



La Duchessa c'è! La Duchessa c'è!

Ciao a-Mici, 
un saluto veloce e un aggiornamento, riguardo agli sviluppi delle talee, ricavate sezionando il fusto della Dieffenbachia di nome Duchessa, che abbiamo provato a moltiplicare qualche settimana fa!!! 

Come potete vedere dalla foto, sono spuntate le foglie sulla porzione di fusto della pianta madre, alla quale avevamo lasciato le radici. 
Ovviamente, proprio per questo motivo, ci ha messo poco tempo ad emettere le foglie nuove.



Adesso non ci resta che aspettare e vedere se le talee vere e proprie attecchiranno, emettendo le radici e producendo nuove foglie!
C'è da sperare bene! 
Infatti, sembra che le gemme (che mostro nella foto) si siano un po' ingrossate.☺☺


In un mondo che fa di tutto per eliminare i tempi di attesa, la natura ci fa ancora stare con il cuore sospeso e ci riserva sorprese per niente scontate!!!

Intanto, la cosa più importante è che la continuità della Duchessa è assicurata! ❤

Aspettiamo con curiosità e fiducia!!! ☺
Vi terremo informati!!

Ciao un caro saluto da Foglie e Fusa!


Pensieri al vento: dove può portare la fine di una foglia


Nel pomeriggio di ieri, si è alzata una sorta di tromba d'aria. 


Sul terrazzo, al mare, il vento si è insinuato in ogni dove, quasi a voler mostrare chi è veramente. 
Le piante ondeggiavano e le foglie farfugliavano come pettegole. 

Ghifolo immobile, in piedi (si dice così anche per i gatti?), al posto di un vaso a cui avevo cambiato posto poco prima. 

Nella mia testa  l'aspettativa di un bel temporale estivo e insieme il timore che potesse arrecare danni; in giro, polvere e foglie, a scombinare  i capelli e i progetti. 

Poi, dopo tanto rumore, il nulla, la calma. 
L'aria si è fatta più fresca; di tutta quella baraonda, è rimasta a terra una foglia di ficus, tranciata di netto; il ficus elastica che avevo portato all'aperto qualche mese fa, perché godesse di aria buona, dopo un inverno di clausura e aria viziata dal termosifone.

Che peccato, una così bella foglia! Che cosa ne posso fare? Come posso darle valore? 
Mi viene in mente che, da piccole, avevamo in casa un quadro, al cui centro era applicata una foglia finemente lavorata, su cui era dipinta una donna egiziana. Ne conservo un vago ricordo; chissà da dove era venuto e chi ce lo aveva regalato.



In ogni caso, io non sono brava con i pennelli, rischio di fare un pasticcio e sarebbe un peccato; preferisco semplicemente seccare questa bellissima foglia in mezzo a un libro e ritrovarla a sorpresa, sfogliandone le pagine. 


Dalla mia piccola biblioteca verde, piccola, ma di tutto rispetto, scelgo un bel tomo, "Il giardino del giardiniere", che mi è stato regalato un Natale di qualche anno fa.



È un libro meraviglioso, in cui l'architetto paesaggista Madison Cox ha creato una raccolta di  fotografie e descrizioni di giardini, che hanno avuto vita grazie al lavoro di giardinieri e paesaggisti di tutto il mondo, in un arco di tempo che va dal trecento ad oggi.




Apro il libro e mi trovo sulla pagina dedicata al giardino di Linneo in Svezia, nientepopodimeno che il botanico e padre della nomenclatura binomiale.
In pratica, il genio che assegnò due nomi latini alle piante, facendo in modo che ci si possa capire a livello internazionale, un lavoro intelligentissimo e immane. 






Mi piacerebbe molto andarlo a visitare, chissà! 


Rimango per un bel po' a sfogliare queste pagine così evocative, che mostrano come talvolta il lavoro dell'uomo sia talmente rispettoso e fuso con la natura, che quasi non si avverte. 

"Perdo" tanto tempo immersa nel verde di questa lettura; penso a Linneo nel suo laboratorio all'aperto, al suo interesse infinito per le piante e mi sento bene. Passano in questo modo alcune ore, mentre la presenza dell' aspirapolvere e Ghifolo, entrambi stesi sul pavimento, mi riportano drasticamente alla realtà. ☺



L'ispirazione per un nuovo viaggio, la sensazione di essere stata altrove, tanta voglia di fare e di conoscere, ecco quello che può rimanere di una foglia staccata dal vento.



Ciao cari a-Mici! Alla prossima!

Zamioculcas! Una pianta da dimenticare!

Ciao a-Mici!
Questo è un post dedicato a quelli di voi che pensano di avere il pollice nero! Non abbattetevi!! ☺
E' incredibile quanto possa essere facile coltivare alcune piante e anche moltiplicarle!

Una di queste è la Zamioculcas, quella bellissima pianta dalle foglie e fusti carnosi, di un verde intenso, che è comparsa, ormai da diversi anni, nei centri commerciali, sia come oggetto in vendita, che come pianta "da arredamento".

E' infatti una pianta che posta in appartamento, non chiede nulla; può stare mesi senza essere annaffiata e rimanere viva e bella!
E' più facile farne morire una per troppa acqua, che per avergliene data poca.
E' originaria della Tanzania, dunque è abituata alla siccità.

Anche rispetto alla luce è veramente poco esigente. Il tipo che mi vendette la mia prima Zamioculcas, la estrasse da uno scatolone chiuso. La fece comparire come un mago tira fuori un coniglio dal cilindro!☺
Ne rimasi stupita e la comprai subito, perché all'epoca abitavo in un appartamento un pò buio ed ero alla ricerca di piante che potessero adattarsi un ambiente poco luminoso.

Da allora è ancora con me (sono passati almeno 15 anni). E' bellissima, ma non crediate, anche io ho attentato alla sua vita! ☺
Un'estate l'avevo messa fuori all'ombra. Era un periodo molto piovoso e con sbalzi di temperatura repentini. Osservandola mi resi conto che aveva le radici piene di acqua e che stavano marcendo (le radici erano visibili perché fuoriuscivano dal terriccio).
Così la tolsi dal vaso e le tagliai tutte le radici che mi sembravano in sofferenza.
Poi la misi in casa e non la annaffiai per tanto tempo (mesi).
La pianta non solo si riprese, ma cominciò a produrre foglie molto più grandi del solito e a diventare ancora più bella.


La mia Zamioculcas, quindicenne!!



Da allora la tengo in casa, ma se avete un posto adatto, all'ombra, e state attenti che non le arrivi troppa pioggia, d'estate potete tenerla tranquillamente fuori.

Un'altra cosa che ho imparato strada facendo (e questo è una mia piccola scoperta di cui sono stra-orgogliosa ☺!!!!) è che può essere moltiplicata in modo facilissimo.

E' sufficiente staccare un ramo dalla pianta! Sì sembra una cosa brutta, ma in realtà si deve staccare il ramo alla base e metterlo in un bicchiere o bottiglia abbastanza alto, pieno di acqua e nel giro di poco tempo vedremo comparire le prime radici!


 Questa è la mia seconda Zamioculcas, un pò più giovane!



Ramo per talea staccato dalla pianta madre, i primi giorni di giugno 2017




Quando la nostra talea avrà emesso numerose radici, potremo metterla nel vaso con il terriccio (io uso quello universale) e trattarla come la pianta madre.
Il fatto che sia una pianta così poco esigente, non significa che non possa beneficiare di un pò di acqua e luce in più.....però diciamo che ve ne dimenticate per un pò, non è un problema. 
Non è una pianta permalosa!☺☺
Se fosse una persona la definirei una "giovialona" ,che passa sopra ai torti e un'ottima compagnia di viaggio, con la sua straordinaria capacità di adattamento.☺☺


Ecco le prime  radici della talea emesse nei primi giorni di luglio 2017!

Sono veramente felice che in così poco tempo abbia già fatto le radici; inoltre temevo che il ramo scelto per radicare fosse troppo lungo e invece no, andava bene!

Spero che questo articolo possa  essere da stimolo per chi pensa di essere negato con le piante; potrebbe scoprire che invece con un pò di spirito di osservazione e curiosità si possono ottenere buoni risultati!

Sarebbe bellissimo se provaste anche voi e mi faceste sapere come andata!!! Dai!!!!! ❤❤

Ciao a tutti!! A presto!!




Happy July

Ciao a-Mici come state? Siamo già arrivati al mese di Luglio, avete programmato le vostre vacanze?
Noi micetti siamo in vacanza da una vita...come diceva una canzone 😏....eh ma quale??? 
Ma le nostre umane dove si spiaggeranno quest'anno!?!? 😛




Io le invito qui...è fresco...le foglie ci sono e le fusa sono volontà!! =^:^= 
A presto fusotti!!


ps Ah già nel frattempo l'umana ha guardato quale era la canzone... 😺




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